Le nostre parole preferite

"Ho imparato che tutto ciò che è comodo è stupido" (Sir Peter Blake)
 
 
 
"Perfer et obdura; dolor hic tibi proderit olim" (Ovidio, Amores III, 11, 7)
 
 
 
“Il tuo dovere reale è di preservare il tuo sogno” (Amedeo Modigliani)
 
 
 
"La letteratura ci aiuta a soffrire meglio"  (Cesare Pavese)
 
 
 
"Leggere è sognare per mano altrui"  (Fernando Pessoa)
 
 
 
"[...] Cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio." (Italo Calvino, “Le città invisibili”)
 
 
 
"Mi sembra che il linguaggio venga sempre usato in modo approssimativo, casuale, sbadato, e ne provo un fastidio intollerabile. Non si creda che questa mia reazione corrisponda a un’intolleranza per il prossimo: il fastidio peggiore lo provo sentendo parlare me stesso. Per questo cerco di parlare il meno possibile, e se preferisco scrivere è perché scrivendo posso correggere ogni frase tante volte quanto è necessario per arrivare non dico a essere soddisfatto delle mie parole, ma almeno a eliminare le ragioni d’insoddisfazione di cui posso rendermi conto."  (Italo Calvino, “Lezioni americane”)
 
 
 
"L'arte di scrivere le storie sta nel saper tirar fuori da quel nulla che si è capito della vita tutto il resto; ma finita la pagina si riprende la vita e ci s'accorge che quel che si sapeva è proprio un nulla."  (Italo Calvino, "Il visconte dimezzato")
 
 
 
"Soltanto il mare gli brontolava la solita storia lì sotto, in mezzo ai fariglioni, perché il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole, anzi ad Aci Trezza ha un modo tutto suo di brontolare, e si riconosce subito al gorgogliare che fa tra quegli scogli nei quali si rompe, e par la voce di un amico." 
(Giovanni Verga, "I Malavoglia")
 
 
 
''La solitudine non è mai con voi; è sempre senza di voi, e soltanto possibile con un estraneo attorno: luogo o persona che sia, che del tutto vi ignorino, che del tutto voi ignoriate, così che la vostra volontà e il vostro sentimento restino sospesi e smarriti in un'incertezza angosciosa e, cessando ogni affermazione di voi, cessi l'intimità stessa della vostra coscienza. La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l'estraneo siete voi.'' (Luigi Pirandello)
 
 
 
"Le menti mediocri condannano abitualmente tutto ciò che è oltre la loro portata"  (Francois de La Rochefoucauld)
 
 
 
"Perché del resto nessuna lingua viva ha, né può avere un vocabolario che la contenga tutta, massime quanto ai modi, che son sempre (finch'ella vive) all'arbitrio dello scrittore. E ciò tanto più nell'italiana (per indole sua). La quale molto meno può esser compresa in un vocabolario, quanto ch'ella è più vasta di tutte le viventi."  (Giacomo Leopardi)
 
 
 
"In margine al diritto di parola contraria, desidero scrivere che per me si tratta di dovere. Se non lo facessi, se per convenienza tacessi, badando ai fatti miei, mi si guasterebbero le parole in bocca. Il mio vocabolario di scrittore si ammalerebbe di reticenza, di censura. Perderei la bella compagnia che la scrittura mi tiene dalla remota età del primo raccontino. Per me, da scrittore e cittadino, la parola contraria è un dovere prima di essere un diritto."  
(Erri De Luca, "La parola contraria")
 
 
 
''Angelina è alla finestra. Aspetta il figlio che non torna. Non importa. Sa che un giorno non tornerà più. Che quella è la vita. Forse non è stata una brava madre. E' stata una lucertola con la coda tagliata. Vito è stato la coda nuova.''
 
(Margaret Mazzantini, "Mare al mattino").  → Recensioni